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Sanremo, non solo festival: tutte le curiosità sulla città della musica e dei fiori

08/02/2023

Sanremo, non solo festival: tutte le curiosità sulla città della musica e dei fiori

Sanremo, oltre il Festival. I riflettori nazionali (ed internazionali) si accendono sulla città ligure una volta all'anno, a suon di musica. Ma oltre alle note c'è di più.

Un mondo di curiosità da scoprire, che portano lontano, dalla Russia a Istanbul. Perché tra fine Ottocento e inizio Novecento, nel suo periodo d'oro, Sanremo era al centro del mondo. O meglio, al centro del mondo del turismo, sicuramente più di adesso.

Ecco perché passare davanti al Teatro Ariston, al Casinò di Sanremo, a Villa Nobel e a Villa delle Magnolie con uno sguardo più attento significa fare un viaggio nella storia e nella società del secolo scorso. E anche divertirsi a caccia di aneddoti.

Sapevate, ad esempio, che a Sanremo ci si può fare un selfie con Mike Bongiorno? O scoprire, letteralmente sotto i piedi, la canzone che ha vinto il festival nell'anno in cui si è nati?

O, ancora, tra le mille ville sfarzose, ammirarne una da Nobel e una degna di un sultano? Sapevate che "Il sentiero dei nidi di ragno" si trova a Sanremo e che Italo Calvino qui è cresciuto e ha studiato?

E che il famoso Festival della Canzone italiana, ideato nel 1951, non è affatto nato al Teatro Ariston, che lo ospita "solo" dal 1977?

 

TEATRO ARISTON

È forse il cine-teatro più fotografato d'Italia, perché il nome Ariston fa rima da decenni con il Festival di Sanremo. Eppure il festival della canzone italiana non è affatto nato qui, dove ha trovato casa solo dal 1977.

Il Teatro Ariston, che si affaccia su Corso Matteotti, è stato inaugurato, dopo varie vicissitudini, nel 1963 dalla famiglia Vacchino, che da tre generazioni scrive la storia del cinema a Sanremo, essendo proprietaria anche di altre sale cittadine.

La più bella non è, paradossalmente, l'Ariston, bensì il Cinema “Centrale”, edificato nel 1925: merita una visita la sala a croce latina, coperta da una cupola apribile che corona un soffitto dalle raffinate decorazioni firmate da Galileo Chini.

Del complesso fa anche parte il “Tabarin Florida”, sala minore ma un vero gioiellino in stile Liberty.

 

CASINO' DI SANREMO

La culla del Festival non fu il Teatro Ariston ma il Casinò di Sanremo. Qui, nel Salone delle feste, si svolse la prima edizione, il 29 gennaio 1951. E anche tutte le edizioni successive, fino al 1976.

Il Casinò di Sanremo si trova su corso Inglesi, a pochi passi dalla Passeggiata Imperatrice.  Venne inaugurato il 14 gennaio 1905 con il nome di "Kursal" ed è un notevole esemoio di architettura Liberty, progettato dall'architetto francese Eugène Ferret.

 

UN SELFIE CON MIKE 

Dal 2013 farsi un selfie con Mike Bongiorno è diventato uno dei riti più diffusi tra i turisti. Basta andare all'incrocio tra corso Matteotti e via Escoffier per "incontrare" il celebre presentatore che, tra il 1963 e il 1997, ha condotto ben 11 edizioni del Festival di Sanremo.

La statua è stata donata dalla Fondazione Mike Bongiorno alla città di Sanremo ed è stata inaugurata da Fabio Fazio il 15 febbraio del 2013.

 

OGNI ANNO UNA NUOVA CANZONE

Curiosi di scoprire quale canzone vinse il Festival di Sanremo nel vostro anno di nascita? Basta farsi una passeggiata lungo via Matteotti, la via principale di Sanremo su cui si affaccia anche il Teatro Ariston.

La pavimentazione è decorata da una serie di targhe in bronzo con i titoli dei brani vincitori del Festival della Canzone Italiana dal 1951 ad oggi, accompagnati dai nomi dei rispettivi interpreti.

Una sorta di “Walk of Fame” in chiave tutta sanremese...

 

LA DOPPIA PRIMAVERA

Sanremo vanta due statue quasi gemelle. La prima, la "Primavera", star indiscussa del Lungomare Imperatrice, è divenuta simbolo della città.

Quasi identica - e firmata dalla stessa mano artistica, quella dello scultore toscano Vincenzo Pasquali (visse a Sanremo dal 1915 alla morte, nel 1940) - la statua in stile Liberty su corso Augusto Mombello.

Viene definita la "sorella della Primavera" ma in realtà si tratta di un'altra figura femminile, "Ondina".

Tra le due sorelle, la prima è sicuramente la più famosa e fotografata, anche per la location: si trova sulla splendida Passeggiata Imperatrice, così chiamata in omaggio all’imperatrice di Russia Maria Alexandrovna (1824-1880) che soggiornò a Sanremo tra il 1874 e il 1875 e che donò alla città una somma destinata all'acquisto di una partita di palme per ornare l'allora corso di Ponente. Oggi, Lungomare Imperatrice.

 

LA CHIESA RUSSA

Proprio all'inizio della Passeggiata Imperatrice si trova un altro segno della forte presenza russa a Sanremo fra fine Ottocento e inizio Novecento: la Chiesa Russa.

La zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, non fu la sola a svernare a Sanremo: la città ligure diventò meta privilegiata dell'aristocrazia russa e ben presto si sentì la necessità di costruire un luogo di culto ortodosso.

La costruzione della chiesa di Cristo Salvatore iniziò nel 1912.

 

UNA VILLA... DA SULTANO

Non solo aristocrazia russa: Sanremo, nel suo periodo d'oro, fu buen retiro di teste coronate e diplomatici. Non tutti sanno che, addirittura, fu l'ultima residenza di Mehmet VI, trentaseiesimo e ultimo sultano dell'Impero ottomano, che qui morì in esilio il 16 maggio 1926.

La sua ultima casa fu Villa delle Magnolie (via delle Magnolie, 6): dopo anni di abbandono, è stata restaurata diversi anni fa e, attualmente, ospita una parte delle classi del Liceo "G.D Cassini".

 

UNA VILLA... DA NOBEL

Altra casa che vanta un ospite illustre è Villa Nobel (corso Cavallotti 116): qui visse (e morì, il 10 dicembre 1896) Alfred Nobel, l'inventore della dinamite, che nel suo testamento istituì il lascito per i famosi Premi Nobel.

La villa, oggi di proprietà della Provincia di Imperia, è stata trasformata in un museo dedicato al chimico-filantropo svedese e in una location per eventi.

 

LA CITTA' DI ITALO CALVINO

"Della mia nascita d'oltremare conservo solo un complicato dato anagrafico (che nelle brevi note bio-bibliografiche sostituisco con quello più "vero": nato a Sanremo)": così Italo Calvino spiegava l'essere nato fisicamente a Cuba ma l'essere "venuto al mondo" e cresciuto a Sanremo, città natale paterna.

Il suo legame con la città ligure è vivido nelle pagine dei suoi libri, a cominciare dalla Villa Meridiana e dal suo lussureggiante giardino (dove Calvino ha vissuto coi genitori, fino ai vent'anni), che viene evocata in Eremita a Parigi e in altri scritti. Oggi ne resta solo una targa commemorativa.

Altro luogo chiave, il Regio Liceo “Gian Domenico Cassini” di Sanremo, uno dei più prestigiosi ed antichi d’Italia. Calvino vi entrò nel 1934.  Tra i suoi compagni di classe, c'era Eugenio Scalfari.

Con il fondatore de “La Repubblica”, Calvino ricorda le lunghe chiacchierate sulle panchine della passeggiata Imperatrice, i film al Cinema Centrale o le nuotate allo stabilimento balneare Morgana, ritrovo dei giovani sanremesi.

Ne Il sentiero dei nidi di ragno, la "città vecchia" è la Pigna, che deve il nome alla sua forma: una collina su cui si accalcano case separate da strettissimi vicoli, i carruggi. Un labirinto di scale, passaggi segreti, archi e muri scrostati dalla salsedine. Dove il sole gioca a nascondino.

E il "sentiero dei nidi di ragno" rappresenta tutti quei sentieri dell'entroterra del Ponente Ligure, quei boschi alle spalle di Sanremo (tra cui il Parco di San Romolo) che furono teatro delle Resistenza partigiana cui Calvino stesso aderì.

 

IL PERCORSO LETTERARIO SU CALVINO

Sanremo, in ogni suo scorcio, dal lusso del Casinò alla povertà dei carruggi (nella foto, uno scorcio della Pigna), evoca la presenza di Calvino e in città si può costruire un vero percorso di turismo letterario.

Nella Biblioteca Civica "Francesco Corradi" (via Carli, 1) vi sono alcuni pannelli che raccontano il rapporto tra lo scrittore e la città e che illustrano le tappe fondamentali del percorso.

La biblioteca, inoltre, ospita il grande Fondo Mario Calvino-Eva Mameli Calvino, donato alla città dai figli Italo e Floriano nel 1979: circa 1000 volumi monografici, 200 periodici, 10.000 opuscoli, numerose fotografie e un archivio dei fiori. Un tesoro inestimabile anche per gli studi di carattere agricolo sulla Liguria, raccolto negli anni dal padre di Calvino, Mario, noto agronomo e fondatore della Stazione Sperimentale di floricoltura di Sanremo.

 

LA SARDENAIRA: UNA PIZZA NON PIZZA

Il piatto tipico di Sanremo è una pizza. Ma guai a chiamarla pizza. Per i Sanremesi la sardenaira è unica e diversa da ogni altra "pizza".

Si tratta di una focaccia dal morbido impasto (qualcuno vi mette anche il latte) ricoperta da una sorta di sugo alla cipolla. Vi si aggiungono sopra acciughe, olive (rigorosamente Taggiasche) e abbondante aglio in camicia.

Con nomi diversi, è diffusa in tutto il Ponente Ligure e persino nella vicina Costa Azzurra, specialmente a Nizza.

La ricetta, antica di secoli e legata alla tradizione marinara, ha molte varianti: la sardenaira tradizionale di Sanremo, che ha ottenuto il marchio Denominazione Comunale di Origine nel 2012, nella sua versione "ufficiale" non contempla la cipolla.

Diffidare, comunque, dalle versioni "light" prive di aglio, che vengono sfornate per andare incontro ai gusti dei turisti.

 

LE SPIAGGE DI SANREMO

Dove fare un bagno a Sanremo? Le spiagge della città sono quasi tutte occupate dagli stabilimenti balneari. Quelli più gettonati sono quelli che si trovano lungo la Passeggiata Imperatrice, dalla vecchia stazione alla zona Foce.

Nei pressi del porto, si va allo storico stabilimento Morgana, che con la sua rotonda sul mare per anni ha animato la movida della città.

Più fuori mano, verso est, la spiaggia dei Tre Ponti è un grande classico dei Sanremesi.

 

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