16/08/2024
Definita “l’isola più vicina al paradiso”, l’Isola dei Pini incanta per la sua bellezza mozzafiato, difficile da descrivere a parole: pini alti quasi 60 metri fanno da cornice a spiagge di candida sabbia finissima e impalpabile, lambite da un mare cristallino che pullula di coralli.
Lontana dal frastuono del mondo moderno e abitata da meno di 2000 persone di etnia kanak, è parte dell’arcipelago della Nuova Caledonia e si trova a soli 60 km a sud-est di Nouméa: la sua posizione remota la rende una meta forse poco nota, ma che vale assolutamente la pena scoprire.
L’isola (il cui nome originale è Kunie) fu scoperta nel 1774 dal celebre esploratore James Cook durante il suo secondo viaggio verso la Nuova Zelanda. Affascinato dagli imponenti pini colonna che popolano l’isola e che affondano le radici nella sabbia, Cook decise di darle il nome con cui oggi è conosciuta.
L’Isola dei Pini è un vero e proprio eden per gli amanti della natura, quella meta dove rilassarsi, esplorare e rigenerarsi dimenticando la frenesia della vita quotidiana.
Tra paesaggi da fiaba, spiagge incontaminate, una ricca storia e tracce della colonizzazione francese, sono davvero molte le attrazioni da non perdere a partire dalla Baia di Oro, comodamente raggiungibile seguendo un pittoresco sentiero lungo la costa, un vero gioiello naturale. Qui, spiagge di sabbia bianchissima si fondono in armonia con i maestosi pini, mentre le acque trasparenti creano una piscina naturale incorniciata dai coralli: nuotando tra migliaia di pesci tropicali dai colori vivaci, ci si sente come immersi in un acquario naturale.
La più iconica tra le spiaggia dell’isola è, senza dubbio, la spiaggia di Kanuméra, vegliata dal Rock di Kanumera, un imponente scoglio avvolto dalla vegetazione che si erge dalle acque trasparenti in cui nuotano coloratissimi pesci: la meta perfetta per praticare snorkeling.
Non da meno è Kuto Beach, meravigliosa lingua di sabbia che si estende per oltre un chilometro e forma un’ampia e accogliente baia, il punto di partenza ideale per crociere ed escursioni a bordo delle tipiche piroghe, le tradizionali imbarcazioni in legno. Indimenticabile una passeggiata lungo la spiaggia al calar del sole, per ammirare le splendide luci del tramonto sul mare.
Ma non è certo tutto.
Sul versante opposto, lungo la costa sud-orientale e non troppo distante dall’unico paese di Vao, ecco l’incantevole Baia di Upi, contraddistinta da acque limpide che ospitano una ricca varietà di coralli e sono punteggiate da formazioni rocciose ricoperte di vegetazione che emergono dal mare, creando un paesaggio quasi surreale. Tale scenario è perfetto per un’escursione a bordo delle piroghe con partenza dalla spiaggia di St. Joseph: in circa 40 minuti a piedi si può raggiungere la già citata Baia di Oro, dove vi aspetta la splendida piscina naturale, probabilmente il luogo più affascinante dell’Isola dei Pini.
Le spiagge sono la punta di diamante di Kunie ma non sono le uniche.
Merita una visita anche il raccolto paese di Vao, il più grande centro abitato che offre una serie di servizi essenziali quali un piccolo ospedale, il municipio, la posta, caffetterie, ristorantini, negozi e un vivace mercato settimanale. Tra le tappe più interessanti, spicca l’ottocentesca Chiesa di Notre-Dame de l’Assomption che custodisce alcune pregevoli sculture in legno. Nelle vicinanze del villaggio, su una collinetta, sorge anche una piccola cappella da cui si può godere di uno splendido panorama sulla costa.
Guardando oggi l’Isola dei Pini, con le sue spiagge paradisiache e i paesaggi spettacolari, è difficile immaginarla come teatro di sofferenza. Eppure, le antiche rovine di una prigione a Ouro, non lontano da Kuto, ne testimoniano il triste passato penitenziario. Creata dalla Francia nel 1872, la colonia penale ospitò migliaia di prigionieri fino alla fine del 1800. Accanto ai resti delle prigioni, si può vedere anche il cimitero dei deportati con 230 tombe anonime.
Ancora, una delle escursioni più affascinanti in cui cimentarsi è la salita al Pic N’ga, la vetta più alta che supera i 260 metri. Il sentiero dona splendidi scenari naturali e, sebbene l’ultimo tratto sia un po’ ripido, è adatto a tutti. Una volta in cima, sarete ricompensati da una vista panoramica incredibile che abbraccia l’intera isola, un’esperienza che vi lascerà senza fiato.
Un’altra escursione da provare è quella alle grotte e caverne dell’isola, in particolare alla grotta della Regina Ortensia, un’amata giovane che era solita nascondersi qui e che, diventata adulta, sposò il Capo dell’isola: non distante dall’aeroporto di Oumagne, è immersa nella vegetazione tropicale, attraversata da un ruscello e adornata da felci e altre piante. Le sue formazioni calcaree e l’atmosfera suggestiva ne fanno un luogo di incomparabile bellezza.
Infine, per gli appassionati di immersioni, la baia di Ouaméo è un punto di partenza ideale. L’Isola dei Pini è un vero paradiso subacqueo, con coralli spettacolari e la possibilità di avvistare squali, tonni e barracuda giganti. Nelle vicinanze si trova anche il villaggio di Ouaméo, dove potrete osservare abili artigiani mentre costruiscono le piroghe, per uno sguardo inedito sulle tecniche antiche e sulla cultura locale.
Per raggiungere l’Isola dei Pini, le alternative sono due:
L’isola dispone di una rete stradale ben mantenuta, che si estende per circa un centinaio di chilometri, con alcune piste che si inoltrano nelle zone più remote. Per esplorare le varie attrazioni e spiagge, è altamente consigliato noleggiare un’auto. Molti resort offrono assistenza per il noleggio, ma è importante richiedere l’auto nel momento della prenotazione dell’alloggio, poiché la disponibilità può essere limitata.
In alternativa, presso la struttura dove soggiornerete, potrete partecipare a tour guidati che vi permetteranno di visitare i punti più interessanti dell’isola in un’unica giornata. Tuttavia, occorre considerare che alcune delle meraviglie più spettacolari sono accessibili solo via mare o tramite sentieri nella foresta, che possono estendersi per diversi chilometri.
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